Krokus - Discography

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Krokus - Change Of Adress
Album Change Of Adress
Label Arista
Pubblication year 1986
Tracklist: Now (All Through The Night) / Hot Shot City / School's Out / Let This Love Begin / Burning Up The Night / Say Goodbye / World On Fire / Hard Luck Hero / Long Way From Home
Line-up Marc Storace (vox), Fernando Von Arb (guitar), Mark Kohler (guitar), Tommy Keiser (bass), Jeff Klaven (drums)
La carta americana sembra non funzionare, eppure i Krokus insistono e questo "Change Of Address" ha un suono americano al 100%. Produzione pulita, tastiere spesso in evidenza, songs ultra melodiche e fiacche, in cui è impossibile riconoscere la band di tre anni prima. L'opener "Now (All Through The Night)" sarebbe un ottimo brano se destinato ad un target di ascoltatori tipicamente A.O.R., "Let This Love Begin" è un lentone tutto sommato convincente, "Say Goodbye" con la sua melodia vagamente reggae risulta una specie di "Tokyo Nights" parte seconda, e solo in "World On Fire", probabilmente il brano migliore dell'intero lavoro, i Krokus ritrovano finalmente una piccola parte della vecchia grinta. Per il resto è buio assoluto e non basta una dozzinale cover della mitica "School's Out" di Alice Cooper per risollevare le sorti di un lavoro in tutto e per tutto deludente. Le vendite stavolta sono veramente disastrose, tanto che la Arista decide di "tagliarli".

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini.
Vote: 5,5
Krokus - Alive And Screaming
Album Alive And Screaming (Live)
Label Arista
Pubblication year 1986
Tracklist: Long Stick Goes Boom / Eat The Rich / Screaming In The Night / Hot Shot City / Midnite Maniac / Bedside Radio / Lay Me Down / Stayed Awake All Night / Headhunter
Line-up Marc Storace (vox), Fernando Von Arb (guitar), Mark Kohler (guitar), Tommy Keiser (bass), Jeff Klaven (drums)
Fallita l'avventura americana, i Krokus tornano nella natia Svizzera nella speranza di recuperare almeno il pubblico Europeo, che nel frattempo li ha dimenticati. I nostri, una volta licenziati Klaven e Kaiser, puntano sul batterista italo-svizzero Dani Crivelli ed sul ritrovato Chris Von Rohr che nel frattempo aveva dato alle stampe, in qualità di solista, un full lenght titolato "Hammer And Tongue" ('87). La Arista precede questi eventi mettendo sul mercato il qui presente live senza il consenso della band. In "Alive And Screaming" non è assolutamente trasposta l'energia che caratterizza le esibizioni live dei Krokus e la scaletta non risulta all'altezza poiché vede l'assenza di classici quali "Heatstrokes" o "Rock City". Probabilmente sarebbe stato opportuno pubblicare un doppio lp. Nemmeno l'inedita e mediocre "Lay Me Down" può essere considerata motivo di interesse per questo capitolo non autorizzato del quale lo stesso Von Arb ha sconsigliato, in diverse interviste, l'acquisto. Come dire, seguite pure il parere espresso dal sincero guitar player dei Krokus!

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini.
Vote: 5-
Krokus - Heart Attack
Album Heart attack
Label MCA
Pubblication year 1988
Tracklist: Everybody Rocks / Wild Love / Let It Go / Winning Man / Axx Attack / Rock'n'Roll Tonight / Flyin' High / Shoot Down The Night / Bad Bad Girl / Speed Up
Line-up Marc Storace (vox), Fernando Von Arb (guitar), Mark Kohler (guitar), Chris Von Rohr (bass), Dani Crivelli (drums)
…doveva essere l'album della riscossa: nuova casa discografica, nientemeno che la MCA, il ritorno di Von Rohr, un sound nuovamente heavy come ai tempi di "One Vice At A Time". Tutto faceva ben presagire ma purtroppo il tanto acclamato grande ritorno finisce per essere fare un gigantesco buco nell'acqua. "Heart Attack" è un album estremamente stereotipato nel qule le songs sono certamente potenti ma ricolme di cliché. L'iniziale "Everybody Rocks", una spudorata scopiazzatura di "Rock Rock 'Til You Drop" dei Def Leppard, mette subito le cose in chiaro: i Krokus sono tornati, ma non sono più quelli di un tempo. L'ispirazione ha oramai toccato i minimi storici e le idee sono ridotte al lumicino come testimoniano non solo le trame musicali dei vari episodi ma anche titoli quantomeno pacchiani quali: "Rock'n' Roll Tonight", "Wild Love", "Shoot Down The Night" e "Bad Bad Girl". Non c'è da stupirsi che l'album e il seguente tour si rivelino un flop totale. I Krokus sembrano ormai giunti al capolinea: Storace abbandona la band seguito a ruota da Kohler e Crivelli. I superstiti Von Arb e Von Rohr si organizzano ed allestiscono una nuova line-up, ma alla fine lo stesso Von Rohr sfiduciato deciderà di lasciare perdere e di abbandonare la scena. Tornerà solamente nel 1992 con un, tutto sommato discreto, full-lenght solista di stampo blues, titolato "The Good The Bad And The Dog". In seguito sarà il produttore dei primi lavori dei Gotthard.

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini.
Vote: 5
Krokus - Stampede
Album Stampede
Label Phonag
Pubblication year 1990
Tracklist: Stampede / Electric Man / Rock'n'Roll Gypsy / Shotgun Boogie / Nova-Zano / Street Love / Good Times / She Drives Me Crazy / In The Heat Of The Night / Rhythm Of Love / Wasteland
Line-up Peter Tanner (vox), Many Maurer (guitar), Tony Castell (guitar), Fernando Von Arb (bass), Peter Haas (drums)
Dopo due anni di silenzio i Krokus tornano alla carica con una formazione completamente rinnovata, in cui l'unico superstite è Von Arb. "Stampede", pubblicato nel dicembre del '90 dalla Phonag è purtroppo l'ennesimo album deludente da parte di una formazione in cui ormai non crede più nessuno. Esiste tuttavia qualche piccolo segnale di ripresa: i nuovi arrivati si dimostrano all'altezza, e i pezzi suonano un po' meno "costruiti" rispetto ad "Heart Attack". Purtroppo le idee scarseggiano e a parte alcune eccezioni residenti nell'ottima e rabbiosa title-track, nelle valide "Nova-Zano", "Good Times", e nella ballatona "In The Heat Of The Night", l'album scorre senza particolari sussulti. Il fondo viene toccato con "Electric Man" nella quale i Krokus scopiazzano beceramente i Manowar di "Kings Of Metal" provocando al sottoscritto seri guai intestinali! La stessa Phonag non sembra credere in questa nuova incarnazione della band dato che l'album non viene per nulla pubblicizzato e la distribuzione è del tutto carente. Inevitabilmente "Stampede" passa del tutto inosservato. Nel frattempo giungono notizie inquietanti che parlano di un Von Arb ammalato di cancro. E' la fine, o almeno così sembra.

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini.
Vote: 6
Krokus - To Rock Or Not To Be
Album To Rock Or Not To Be
Label Phonag
Pubblication year 1995
Tracklist Lion Heart / Flying Through The Night / To Rock Or Not To Be / In The Dead Of Night / Natural Blonde / Doggy Style / Talking Like A Shotgun / Soul To Soul / Stop The World / You Ain't Got The Guts To Do It / Wagon Gone / Stormy Nights
Line-up Marc Storace (vox), Fernando Von Arb (guitar), Mark Kohler (guitar), Many Maurer (bass), Freddy Steady (drums)
Quando ormai nessuno si ricordava più dei Krokus, ecco il grande ritorno. Un Von Arb perfettamente guarito richiama tutti i membri storici: all'appello manca solo Von Rohr mentre è presente addirittura il primo batterista Freddy Steady, reduce da un'esperienza con la band di Gianna Nannini! Il risultato è questo "To Rock Or Not To Be", un album brillante, fresco, divertente, proprio come "Metal Rendez-vous". I Krokus ironizzano sulla loro completa Ac/Dc dipendenza piazzando in copertina un calabrone, con evidente citazione a "Fly On The Wall", e ci propongono 12 brani vitali che sprizzano energia da ogni singola nota. Bellissima e di grande presa "Flying Through The Night" (la nuova "Bedside Radio") ma tutto l'album non ha cedimenti e le rocciose "Lion Heart", "Stormy Nights", nonché la title-track sono le altre somme vette di questo ottimo full-lenght. "To Rock Or Not To Be" non è un capolavoro ai livelli di "Headhunter" poichè qualche brano risulta lievemente prolisso. Tuttavia i 12 episodi qui proposti riescono ad essere, di gran lunga, superiori rispetto a tutto il ciarpame che gli Ac/Dc ci continuano a propinare dal 1982 ad oggi!

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini.
Vote: 7,5
Krokus - Round 13
Album Round 13
Label Angel Air
Pubblication year 1999
Tracklist Heya / Money Back / Break Free / Guitar Rules / Blood Comes Easy / Suck My Guitar / Gipsy Love / Witchhunt / Backstabber / Wild Times
Line-up Carl Sentence (vox), Fernando Von Arb (guitar), Chris Lauper (guitar), Many Maurer (bass), Peter Haas (drums)
Evidentemente per i Krokus è impossibile mantenere stabile la formazione e così, nonostante le vendite incoraggianti di "To Rock Or Not To Be" dobbiamo aspettare l'autunno del '99 per poter ascoltare un nuovo studio-album. Storace, Kohler e Steady non sono più della partita, i sostituti sono il vocalist Carl Sentance (ex-Persian Risk), il chitarrista Chris Lauper e il batterista Peter Haas che già aveva suonato con i Krokus in "Stampede". "Round 13" ha probabilmente qualche cartuccia in meno rispetto al suo predecessore ma si tratta comunque di un lavoro più che dignitoso e con alcuni brani di notevole impatto come "Blood Comes Easy", "Suck My Guitar" e l'esaltante "Witchhunt". Non troppo felice l'idea di aprire l'album con "Heya", un inconcludente pasticcio etno-tribale"! I fans delgi Ac/Dc comunque farebbero bene a dare un'ascoltatina a "Round 13", anziché buttare i soldi in nefandezze come "Stiff Upper Lip".

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini.
Vote: 7
Krokus - Rock The Block
Album Rock The Block
Label Warner Music
Pubblication year 2003
Tracklist Mad World / Leading The Pack / I Want It All / Open Fire / One For All / Looking To America / Go My Way / Hot Shot / Raise Your Hands / Night Of The Snakes / Throwing Her China / We'll Rise / Freedom / Rock The Block
Line-up Marc Storace (vox), Fernando Von Arb (guitar), Dominique Favez (guitar), Tony Castell (bass), Patrick Aeby (drums)
E siamo giunti ai giorni nostri. Altri 3 anni di silenzio, formazione nuovamente rivoluzionata e Storace nuovamente nella band. Nuovo anche il contratto discografico con la Warner Music! "Rock The Block" è un buonissimo album in classico stile Krokus, 14 brani di sano high-voltage rock'n'roll. Certo i Krokus hanno perso l'irruenza giovanile di albums come "One Vice At A Time" o "Headhunter" ed il sound risulta senz'altro più controllato. Tuttavia i brani scorrono senza cedimenti e senza mai annoiare. L'opener "Mad World", con quell'irresistibile ritornello, è un nuovo classico. Vi segnalerei inoltre la minacciosa "Night Of The Snakes" e le melodiche "Open Fire" e "Go My Way". Sorprendente la prova di Von Arb che ci regala alcuni degli assoli più belli della sua carriera, mentre Storace non ha perso un briciolo della sua voce e del suo carisma. Ora non possiamo far altro che attendere la loro calata italica per vedere i Krokus on stage. Quest'estate hanno partecipato a vari festivals open-air in tutta Europa, toccando: Svezia, Germania, Austria, Francia e Spagna dimenticandosi del nostro derelitto stivale. Speriamo di poter essere accontentati entro breve, intanto godiamoci questo "Rock The Block". It's only rock'n'roll but I like it!!!

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini.
Vote: 7