Tracy Gang Pussy, una band francese; ma se non me lo avessero scritto a caratteri cubitali nella loro bio, li avrei probabilmente scambiati per un glam punk'n'roll combo scandinavo o in seconda battuta per qualche altra band, dedita a queste sonorità, proveniente da Los Angeles. I 4 ragazzi parigini, hanno messo in piedi la loro creatura a metà del 2002 e loro stessi si dicono influenzati da Backyard Babies, Black Halos e dei cult Alleycat Scratch autori di "Deadboys In Trash City"('93). Per dovere di cronaca vi segnalo che negli Alleycat Scratch ha militato Eddie Robison, singer, che alcuni ricorderanno impegnato in alcune songs del primo album degli Shameless "Backstreet Anthems"('99) e poi come chitarrista dei Jet68, band di Kenny Price dei Blackboard Jungle, che a suo tempo avevo intervistato, prima di perderne del tutto i contatti. Le tre composizioni, presenti su questo mini-cd, ritraggono una band ancora impegnata a definire un proprio ben preciso stile, tuttavia, la registrazione, a parte la batteria "impastata", non è malvagia, e le potenzialità dei bad boys transalpini non sono da sottovalutare. La opener "Pissed" è una song piacevole anche se molto inflazionata dal Backyard Babies style, mentre le successive "Get Out Of My Bed" e "Suicide Babe" sono più vicine al sound hollywoodiano e colpiscono nel segno grazie alle loro melodie ben strutturate. Dopo Sparkling Bombs e Undercover Slut abbiamo una nuova band da inserire fra la lista delle creature francesi annoverate da The Rock Explosion. Inoltre i ragazzi faranno uscire un nuovo demo di 5 songs alla fine di Aprile e sono ormai reduci dall'esperienza live con gli Skid Row del 7 Aprile presso "Le Boule Noire" di Parigi. I Tracy Gang Pussy dicono di essere 100% Sleazy Glam Punk, io concordo pienamente con questa loro descrizione, per cui teneteli in considerazione e visitate il lor Official Webzite che è di ottima fattura sia tecnica che artistica. Potrete ascoltarvi gli mp3 mentre la sex machine dei Tracy Gang Pussy, sfreccia sul ribollente asfalto parigino!

Recensione realizzata da Bruno Rossi