Piss-Ant Official Website
Piss Ant Your Best Sucks Cover
Artist: Piss Ant
Location: U.S.A.
Line-up: Josi Kat (vox), Amy Brandt (bass), Jeff Duarte(drums), Dave Foster(guitars)
Album: Your Best Sucks
Label & Pubblication Year: Genxtasy Records, 2003
Tracklist: Monkey / To Think I Thought / Enemy / Bonnie And Clide / Silence / Whips And Chain / Devil In My Backyard / Wasted / Your Best Sucks / Trouble / Shar Attack / Don't You / Pull
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Corre l'anno 1991, Share Pedersen (bass) e Janet Gardner (vocals), decidono di abbandonare le Vixen, una delle rock band simbolo del rock al femminile, per dedicarsi ad un altro progetto. La chitarrista Jan Kuehnemund e la batterista Roxi Petrucci decidono di portare avanti la band ed iniziano a cercare le sostitute. Ecco arrivare Jackie Eynon, alla voce, ed una certa Amy Ruhl al basso. Questa formazione durerà per meno di un anno visto che Roxy deciderà di impegnarsi, assieme alla sorella, in una nuova avventura. Ora tutti si staranno interrogando, su come questa introduzione possa,in qualche maniera, essere legata alla recensione di questo nuovo album dei Piss-Ant, seguito di "Piss-off" uscito sempre su Genxtasy Records nel 2001. Non lo avete ancora intuito? Amy Brandt è Amy Ruhl, Amy Ruhl è Amy Brandt e non potete credere al mio stupore nel ritrovarla magicamente, dopo averla persa di vista, fra questo oltraggioso combo statunitense. I Piss-Ant hanno raggiunto una certa fama negli U.S.A. grazie ai loro live shows altamente provocanti ed a diverse apparizioni su importanti magazines e su reti televisive di richiamo, fra cui Playboy Channel. Essere attanagliati dal crossover sonoro proposto da questo quartetto è un esperienza molto particolare: i vistosi richiami alla scena fetish e 80's glam introdotti dal aspetto visivo, si ripercuotono ovviamente sulle varie composizioni, per poi venire ulteriormente arricchiti da svariate puntate in territori punk e nu rock. Nell'iniziale "Monkey" rarefatti attimi di puro terrore ed inquietudine vengono alternati ai percussivi cori maschili, mentre Josi K. si presta ad un tagliente cantato al limite del rap. La seguente "To Think I Thought", si attesta su territori più classici e mette in mostra un'ottima propensione alla melodia, grazie ai suoi chorus particolarmente catchy. La riottosa "Enemy" e la più decadente "Bonnie And Clide" fondono in un unica soluzione: pesanti rock riffs, screaming vocals, litanie dal sapore più o meno gotico, cori incisivi, intermezzi riflessivi e voci filtrate. "Silence" è, in tutto e per tutto, una toccante goth song riveduta secondo gli stilemi dei Piss-Ant. "Whip And Chains" sorprende mediante la sua potente componente nu glam ed i propri suoni aggiornati, con le chitarre che ripercorrono, per certi versi, gli stilemi classici del rock più anfetaminico. Dopo il calo di tensione della pop oriented "Devil In My Backyard" si vira verso le parte più aggressiva dell'intero lavoro con l'anthemica "Wasted" e la buona title-track. La breve "Trouble" tenta di tracciare un incubo fra le note del pentagramma, mentre nei suoni scarni di "Shak Attack" sembrano aleggiare i connotati più punk dei Piss-Ant, con le background vocals che puzzano di Turbonegro. C'è ancora tempo per le veloci incursioni chitarristiche di "Don't you" e l'ispirato ed acustico lento finale a titolo "Pull". Paragoni permettendo vi direi che i Piss-Ant riprendono la stessa versatilità dei Bang Sugar Bang, la propensione più alternativa dei Powder ed elementi goth-fetish in chiave Genitortures. La produzione poteva essere migliore e per questo motivo il voto finale non è elevatissimo. In ogni caso, se siete in crisi d'astinenza da nuove bands e se il pensiero aperto è la vostra filosofia di vita, vi inviterei a fare conoscenza con il mondo dei Piss-Ant.

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 7,5