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Machinegun Kelly White Line Offside  Cover
Artist: Machinegun Kelly
Location: Sweden
Line-up:

Andy Pierce (vocals), Cliff (guitar), Lefty (bass), Stanley (drums)

Album: White Line Offside
Label & Pubblication Year: 1995, Re-released Perris Records 2004
Tracklist: Hell Suicide / White Line Offside / Wild Sodom / Crackhouse / Sister Sin / Bullshit City / Strange Kind Of Love / Kikk The Habit / Psycho Kid / Loosers Garden
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Andy Pierce non ne vuole proprio sapere di crogiolarsi al sole della propria fama, così dopo aver da poco sfornato l'EP dei suoi United Enemies, ora lo ritroviamo in questa ristampa dei Machinegun Kelly, band che egli fondò dopo lo scioglimento dei Nasty Idols. "White Line Offside" uscì originariamente nel 1995 in Svezia, e solo ora Perris Records decide di ristamparlo e rimasterizzarlo per il mercato statunitense, aggiungendovi fra l'altro un nuovo artwork realizzato dallo stesso Andy. Questa operazione era nell'aria visto che Perris Records aveva già ristampato l'intero catalogo dei Nasty Idols compreso l'album inedito "Heroes For Sale", il quale fu registrato appena prima dello scioglimento della band e senza che quest'ultima avesse fra le mani un contratto discografico. Con i Machinegun Kelly Andy Pierce portò il sound dei Nasty Idols in una nuova dimensione, ricoprendolo di rabbia e marciume, e rendendolo così un puro attacco frontale di bollente sleaze rock! Ed il coraggio di Andy deve essere veramente smisurato, se pensate che nel '95 ad imperare era il grunge e farsi strada al di fuori di questo trend era impossibile, soprattutto per quelle band che portavano avanti un discorso hard rock intrapreso negli 80's. Invece bastano pochi secondi per capire dove va a parare "White Line Offside", giusto il tempo per ascoltare l'urlo che apre "Hell Suicide", un brano dai ritmi veloci e scatenati, che miscela in un unica soluzione tonnellate di L.A.Guns con Nasty Idols e Motley Crue! La titletrack si trasforma in un rozzissimo mid tempo grazie a linee vocali ruvidissime, mentre con "Wild Sodom" vi accorgerete di quanto la proposta dei Machinegun Kelly sia stata avanguardieristica! Quante bands attuali si rifanno a questi canoni raggiungendo risultati più o meni importanti a seconda dei casi? Bhe, se non sapete darvi una risposta per conto vostro, allora vi dirò che sono moltissime! "Sister Sin" ha un'anima punkeggiante, come se i New York Dolls incontrassero lo street degli 80's. Il risultato è un debordante anthem che catturerà la vostra attenzione in meno che non si dica! Gli Skid Row più carichi di una album quale "Slave To The Grind" sembrano essere conglobati nel tessuto sonoro di "Bullshit City" mentre "Strange Kind Of Love" si ruba con la sua attitudine punkettara e festaiola le mie preferenze! Per tutti gli inferi, questa è una mazzata che non sfigurerebbe se inserita nel repertorio dei Demolition 13 di Michael Monroe o in quello dei Backyard Babies old-style! E vi è ancora spazio per gli squassanti riffs di "Psycho Kid", dominata da maestosi chorus e per la finale "Loosers Garden", la song dai ritmi più lenti dell'intero lavoro, nella quale Andy sfodera un'interpretazione viziosa e malata, che farebbe impallidire anche quel maestro di Phil Lewis. Oltraggiosi, distruttivi, potenti, lerci, corrosivi e fuori dal coro. Tutto questo sono stati i Machinegun Kelly! Ora avete la possibilità di avere fra le mani questo storico lavoro il quale si è ritagliato un posto di primissima importanza in ambito "cult". Il mio suggerimento è quello di non perdere per nessun motivo l'incontro con questo gioiellino. Se siete Exploders e siete malati di sleaze, allora "White Line Offside", deve per forza ricavarsi un posto in bella mostra nella parte della vostra discoteca personale dedicata ai top albums!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi

Vote: 8