Hellfueled Official Website | Black Lodge Official Website
Hellfueled Volume One Cover
Artist: Hellfueled
Location: Sweden
Line-up: Andy Alkman (vocals), Henke Lönn (bass), Kent Svensson (drums), Jocke Lundgren (guitar)
Album: Volume One
Label & Pubblication Year: Black Lodge, 2004
Tracklist: Let Me Out / Midnight Lady / Second Deal / Someone Lives Inside / Eternal / Mindbreaker / Sunrise / Live My Life / Rock N Roll / Break Free / Hunt Me Down
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Che il Sabba Nero sia con voi, incateni le vostre anime, intossichi le vostre menti, le riduca alla totale schiavitù! E' così che pregano 4 ragazzi provenienti da Huskvarna in Svezia, il loro nome è Hellfueled e "Volume One" è il loro primo full-lenght dedito, in tutto e per tutto, all'Ozzy di adesso e di allora. 11 songs nelle quali la voce di Andy Alkman è assiduamente sacrificata alle coordinate del madman. Potrei dirvi che questo dischetto è totalmente inutile per chi ha già una discografia completa dell'Osbourne solista e/o dei Black Sabbath, o forse potrebbe essere la luce per chi continua ad amare incondizionatamente questo folle artista. Differenti punti di vista, tratti da queste considerazioni, potrebbero decretare il successo o la fine degli Hellfueled. Tuttavia è mio dovere sottolineare come il quartetto scandinavo, esclusa l'originalità vicina allo zero assoluto, sia in grado di sostenere una prova di grande caratura tecnica e compositiva. Tutto suona con una precisione chirurgica e le chitarre sono illuminate dal pesante Zakk Wylde style. La produzione di Fredrik Nordstrom (Arch Enemy, Dimmu Borgir, The Haunted, In Flames, Hammerfall) dona ai suoni potenza da vendere, rendendoli al passo con i tempi, cadendo però nel tranello, di spingerli ad assomigliare, in maniera netta, a quelli di "Down To Earth". Anzi, si poteva proporre a Sharon, di sostituire la maggior parte delle songs di quell'album con alcune delle qui presenti; nessuno se ne sarebbe accorto e vi assicuro che molta gente avrebbe gridato al miracolo. "Volume One" è descrivibile come un monolite di oscuro groove, nel quale ogni episodio è strutturato in maniera inappuntabile, pur vivendo nella penombra del mito. Come dire, il mio cuore direbbe di promuovere questo lavoro a pieni voti, ma un senso di responsabilità nei confronti degli Exploders mi consiglia di optare verso una decisione più razionale. L'essere originali molte volte è controproducente, ma non appare soluzione ben ponderata, quella volta alla totale messa al bando, di tratti auto distintivi. Che grande song "Let me Out"! Però ricordo di averla già ascoltata da qualche altra parte. Accidenti, lasciatemi scartabellare nella mia discoteca personale alla ricerca del plagio! "Volume 4" o forse "Volume One"?

Recensione realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 7,5