Even Official Website
Even Think Before Speaking Cover
Artist: Even
Location: Italy
Line-up: Dave Dell'Orto (vocals), Alex Girotti (drums), Diego Della Novella (gutars), Simone "Sniper" Pesenti (bass), Paulo F.Cinzia (keyboards & programming)
Album: Think Before Speaking
Label & Pubblication Year: Self-produced, 2003
Tracklist: The Abyss / IX / Fireflies / The Storm is over / Hollow music / Surrender / Deserts of light / Sickness / Ice / Don’t rely on me
Related Articles: None
L’aor è un genere in Italia purtroppo poco diffuso tuttavia gli appassionati hanno da ora in poi un nome nuovo da inscrivere nella propria wanted list: gli Even! Nato dalle ceneri degli Exile (band power-prog attiva dal 1997) il combo lombardo composto dal principale songwriter e tastierista Paulo F.Cinzia, dal singer Dave Dell’Orto (impegnato anche nei metallers Drakkar), dal chitarrista Diego Della Novella, dal bassista Simone Pesenti Gritti e dal batterista Alex Girotti (anche attivo, con il soprannome di Lexxy J, nei glamsters Naughty Whisper) propongono dieci songs di hard rock melodico di altissimo livello. L’iniziale “The Abyss” mette subito le cose in chiaro: grandi melodie, perfetto equilibrio tra tastiere e chitarre e un refrain memorabile. Sembra a tratti di ascoltare i Caught In The Act, ma gli Even sono musicisti dotati di personalità e non si limitano a copiare i modelli stranieri. Basta prestare attenzione alla superba “Hollow Music” ed al suo ritornello di grande presa per rendersene conto. In “Ice” e “The Storm Is Over” il mood si fa più progressivo e avvicina i nostri al pomp-rock di bands quali Spys e Stingray. Proprio durante questi frangenti Paulo Cinza esprime il meglio di sé dimostrandosi in possesso di una tecnica notevolissima. La mia fav song è sicuramente “Surrender”, un brano roccioso, trascinante e, scusatemi se è poco, degno dei migliori Ten! Non troppo riuscita appare “Sickness”, dotata di inserti rap, certamente originali ma estranei al contesto generale della song. Ci si rifà abbondantemente con la malinconica ballata a titolo “Don’t Rely On Me” che chiude questo esordio “con il botto”. Se da un lato l’auto produzione tende a fiaccare alcuni suoni togliendo parecchio potenziale alle songs dall’altro è da lodarsi la gran cura per l’artwork ed per il booklet sul quale vengono riportati tutti i testi delle canzoni. Insomma, pensandoci e ripensandoci, non mi resta che concludere indirizzandovi all’ascolto di questo gran bel lavoro sul quale si riflettono mille luci e si addensano pochissime ombre. Probabilmente, se gli Even avessero avuto alle spalle una facoltosa etichetta ed un budget più elevato ora potrebbero gironzolare per l’Europa in compagnia di qualche grande aor acts ma diamo tempo al tempo accontentandoci di inserire un’ottima band nell’ormai grande famiglia marchiata “made in Italy”!

Recensione Realizzata da Andrea Zazzarini.
Vote: 7,5