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Axxis Time Machine Cover
Artist: Axxis
Location: Germany
Line-up: Bernhard Weiss (vocals), Guido Wehmeyer (guitar), Kuno Niemeyer (bass), Harry Oellers (keyboards), Kosta Zafiriou (drums)
Album: Time Machine
Label & Pubblication Year: AFM, 2004
Tracklist: Mystery Of Time (Intro) / Angel Of Death / Time Machine / Wind In The Night (Shalom) / Lost In The Darkness / The Demons Are Calling... / Wings Of Freedom / Dance In The Starlight / Battle Of Power / Alive / Gimme Your Blood / Don't Drag Me Down
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"Time Machine", 8° full-lenght dei tedeschi Axxis, tralasciando il live "Access all areas"('91), ed i mini "Collection Of Power" e "Pure And Rough", quest'ultimo disponibile esclusivamente tramite vendita on-line, segna uno dei punti più alti mai raggiunti dal combo di Dortmund, nato nel 1989 e capeggiato dal dotato singer Bernard Weiss. Gli Axxis hanno sempre agito in un ambito capace di sposare perfettamente la scuola del power metal tedesco più melodico, in stile Helloween, con componenti di chiaro stampo hard rock derivate in primis dai fondamentali Scorpions. Dopo gli sfavillanti inizi, il contratto con la Emi raggiunto tramite un solo demo, ed i due fondamentali capitoli in studio "Kingdom Of The Night"('89) e "II"('90), accompagnati dall'ottimo live sopraccitato, la carriera degli Axxis ha iniziato ad inclinarsi con la dipartita del chitarrista Walter Pietsch e con il banale "Matters of Survival"('95) seguito dalle nefaste contaminazioni grunge di "Voodoo Vibes"('97). Poi nel 2000, arriva il ritorno in pompa magna; i nuovi innesti Guido Wehmeyer (guitar) e Kuno Niemeyer (bass) assieme ai superstiti Harry Oellers (keyboards) e Richard Michalski (drums) danno alla luce, su Massacre Records, "Back To The Kingdom" che come potrete facilmente intuire dal titolo, riprende, con ottimi risultati, il discorso musicale degli inizi. Dopo 3 anni dal mediocre "Eyes Of The Darkness"(01) gli Axxis raggiungono un nuovo deal con la AFM Records (Advance, Edguy, U.D.O.) ed entrano in studio con il produttore Dennis Ward (Pink Cream 69). Purtroppo Michalski non è della partita, il drummer , afflitto dalla lotta contro la tossicodipendenza, sembra scomparso nel nulla; pure le indagini effettuate dalla polizia non danno alcun esito ed agli Axxis non rimane che ingaggiare, per le registrazioni, Kosta Zafiriou, in forza negli amici Pink Cream 69. Probabilmente "Time Machine" presenta alcuni episodi sopra le righe, nei quali gli Axxis hanno introdotto l'elemento sinfonico, una maggiore propensione ai tempi veloci ed all'utilizzo della doppia cassa; ne sono dimostrazione la iniziale ed epica "Angel of Death", la ritmata "Lost In The Darkness" nelle quali viene evocato e superato lo spirito della grande "Kings Made Of Steel. C'è spazio per il soave tappeto di tastiera che apre lo spezzato incedere della title track e per le soluzioni più melodiche, lievemente debitrici agli Europe dei bei tempi, della più rilassata "Wind in The Night(Shalom)", basata sulla tragedia e gli scontri senza fine fra palestinesi ed israeliani. "The Demons Are Calling" gira su suoni più grevi e cupi, lasciando poi spazio ad un refrain simile a quello dei Gamma Ray di "Winged Horse", tratta da "Somewhere out in Space"('97), ed a un torrenziale lavoro di chitarre soliste culminante nelle evocative atmosfere sinfoniche finali. La tensione viene sopita dall'immancabile lento dai connotati acustici "Wings of Freedom", basato su vicende legate all'ultima guerra in Iraq, e capace di riportarmi alla mente i tempi di "The Big Thrills"('93) e della poesia a titolo "Waterdrop". Si prosegue nel turbinio di melodie datoci da "Dance in The Starlight", song che bissa il successo di uno splendido episodio passato quale "Heaven In Black". Un concentrato di semplicità strutturale, catchy chorus, e linee vocali di alta scuola nella più consolidata tradizone Axxis. Il mid-tempo "Battle Of Power" e le scoppiettanti tinte hard rock di "Gimme Your Blood" e "Don't Drag me Down", mettono il sigillo su di una prova che non mostra punto debole alcuno. Probabilmente in Italia gli Axxis sono sempre stati ingiustamente sottovalutati; ora è arrivato il momento della verità!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 8