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Wine Spirit Wine SpiritIl ConteEl GuapoNail

Dopo l'ottimo "Bombs Away" ed una serie interminabile di esplosive apparizioni dal vivo, gli italianissimi Wine Spirit si apprestano a registare un nuovo full-lenght. Ne abbiamo parlato con il batterista Nail, rocker di razza cristallina!

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Ciao Nail, aprirei in una maniera un po' insolita… Ho visto che sul vostro sito tendete a precisare mediante la vostra bio che voi siete degli autentici rockers pure nella vita quotidiana! Come vive un vero rocker senza macchia?
Fondamentalmente come una normale persona ma con qualche cartteristica diversa: adora gli stivali a punta, il chiodo e ogni altro indumento in pelle, odia le cravatte e la moda in generale, ascolta la musica che si compra da se' e non quella che trasmettono i media, che e' quasi sempre tremenda, diciamolo pure!!! Ci sono le dovute eccezioni, per esempio conosco gente dal look assolutamente anonimo che ha una discografia aggiornatissima e di gran valore musicale e altra gente che scorrazza borchiatissima su moto da un miliardo che non conosce alcunche' di musica, vero bikers?

Voi siete stati per anni session men al servizio di artisti quali Samuele Bersani, Paola Turci, Banco etc.. Perché avete deciso di formare i Wine Spirit e dedicarvi all'hard rock in un paese nel quale campare con questa musica è tremendamente difficile?
Il motivo e' semplice, quanti dischi di Paola Turci o altri artisti italiani ho in casa? Zero. Cosa mi piacerebbe suonare piu' di ogni altra cosa? Cosa mi diverte di piu' sul palco? A queste ed ad altre domande abbiamo risposto formando un gruppo di Hard'n'Roll per divertirci e per divertire, il fatto che sia diventato una professione e' una conseguenza logica forse azzardata, ma la tenacia e la determinazione ci hanno dato ragione.

Come vi siete incontrati e come sono nati i Wine Spirit?
Wine Spirit e' un progetto fortemente voluto da tutti noi. Alberto e Graziano suonavano gia' da tempo insieme, io conoscevo Alberto da molti anni e quando la loro situazione musicale non li soddisfaceva piu', mi hanno chiamato per formare un gruppo rock ed io accettai.

Da dove sono spuntati i vostri soprannomi: El Guapo, Il Conte e Nail?
El Guapo esiste da almeno quindici anni, da quando cioe' Alberto suonava in un gruppo di rock demenziale chiamato UTEZ (Ultra Tanfo E le Zaffate), Il Conte perche Graziano assomiglia un po' al Conte Oliver del Gruppo TNT (lo storico fumetto di Max Bunker) e io per... Boh, perche' mi piaceva il suono associato alle mie iniziali.

Vi ho visto dal vivo parecchie volte ed ho riscontrato una vostra caratteristica in netta controtendenza con l'attuale e più comune modo di condurre un live show. Mentre tutti tendono a riproporre i pezzi tali e quali a quelli su album voi vi prendete la licenza dell'improvvisazione, come usato nei 70's. Perché seguite questa strada, che io approvo pienamente?
Perche' non siamo una Tribute Band. Se fai un tributo vero, allora le parti non le puoi cambiare, altrimenti sei tacciato di incapacita' o di poca ricerca nel ricreare quella sonorita' o quella particolare canzone. Viceversa quando fai covers puoi interpretare di piu' senza ovviamente snaturare del tutto il pezzo, in questo caso parleremmo di riarrangiamento.

Un altro elemento molto evidente durante i vostri concerti è quello legato alle vostre doti tecniche e al vostro trasporto viscerale. Secondo il tuo parere, per scrivere un buon pezzo hard rock quanto conta la tecnica e quanto il feeling?
Uno completa l'altro, gruppi tecnicissimi hanno creato pezzi inascoltabili mentre bands dal limitato bagaglio tercnico hanno prodotto albums grandiosi entrati nella storia. Non basta essere veloci, bisognerebbe essere prima di tutto musicisti, ascoltare gli altri del gruppo e completarsi a vicenda, parlare delle proprie scelte e anche essere criticati. L'orgoglio personale in quasto caso e' il peggior nemico. La tecnica comunque deve sempre stare al di sotto del feeling, una secchiata di note a casaccio stancano presto.

"Bombs Away", la vostra ultima fatica in studio targata 2001, è stata registrata presso il Damage Inc. Studio di Dario Mollo. Come vi siete trovati nel lavorare assieme a tale grande figura dell'hard rock tricolore?
E' stato molto rilassante, Dario ha grande esperienza e' conosce bene il nostro genere, e' rimasto sorpreso dalla nostra scelta di inserire un pezzo dei Deep Purple nella scaletta dell'album. Tony Mimms poi ci ha aiutato sulla pronuncia e l'arrangiamento dei cori, un apporto senz'altro importante.

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Come avete fatto a raggiungere il contratto con la texana Perris Records? Siete soddisfatti dell'operato di quest'ultima e del riscontro delle vendite di "Bomb Away"?
La storia dell'etichetta americana e' stato un passo falso. Il contatto l'ho trovato io tramite la spedizione del promo a tutte le case che conoscevo. Avendo risposto una casa americana ci aveva resi euforici ma il lavoro di quest'ultima non e' e' stato dei migliori a partire dalla copertina che' e' stata malamente rimaneggiata. Per la distribuzione in Italia e' andata ancora peggio. La Frontiers ha fatto un pessimo lavoro distribuendo il lavoro in modo frammentato e svogliato col risultato che un sacco di gente avendo aspettato per settimane che il disco arrivasse in negozio, se l'e' masterizzato. Comunque il primo lavoro verra' ripubblicato dopo l'uscita del secondo, con grafica migliorata, nuovo e piu' aggiornato libretto e picture disc.

"Bombs Away" è un album eterogeneo e pieno zeppo di ottime songs. Tuttavia la mia preferenza assoluta va verso "Tail Gunner" una composizione che definirei di stampo motorheadiano. Come descriveresti un personaggio quale Lemmy Killmister? Credo sia uno dei vostri idoli di sempre…
Lo e' infatti ed e' a lui che abbiamo pensato per Tail Gunner. Lemmy e' conosciuto anche fuori dell'ambito metal, e' un personaggio carismatico e anche molto informato. L'abbiamo incontrato piu' volte e il suo humor inglese ci ha sempre divertito... Grande Lemmy!!!

Nail, tu citi nella tua scheda di presentazione Bobby Jarzombek (Riot, Juggernaut, Halford) come uno dei tuoi batteristi preferiti. Adopero questa tua citazione per ricollegarmi alle vecchie opere dei Riot, una band che amo da sempre. Si è da poco spento Guy Speranza il singer originale della formazione che prestò la propria ugola a "Rock City" (1977), "Narita" (1979) e "Fire Down Under" (1981). Vuoi spendere qualche parola per ricordare questo compianto artista?
Che dire ero molto giovane quando acquistai "Fire Down Under" e poco prima che Guy si spegnesse l'avevo anche riaquistato su Cd. Quando certi albums ti rimangono cosi nel cuore, e' un doppio dispiacere sapere che le persone che l'hanno inciso non ci sono piu'. Mi e' successa la stessa cosa per Freddy Mercury, Cliff Burton, Eric Carr, Randy Castillo e molti altri.

Come mai avete scelto di introdurre in "Bombs Away" proprio la cover di "Wasted Sunsets" dei Deep Purple?
Non ci piacciono le ballads che sciviamo... Almeno fino ad ora!

Come hai accolto la dipartita di Jon Lord, tastierista storico della formazione anglosassone, in favore di Don Airey?
Ha fatto bene. Se le composizioni non ti convincono, se devi suonarle per forza solo perche' sono sull'album, allora non ti diverti piu', manca quella magia che per anni e' stata la spina dorsale della tua vita musicale, che ti fa superare tutti gli ostacoli. E' successa la stessa cosa a Blackmore, Hughes era troppo funk per lui, bluesman di razza, e se ne e' andato dopo Stormbringer. C'e' da dire che il suo caratterino non lo ha aiutato...

C'è una song alla quale vi sentite particolarmente legati o che vi piace particolarmente riproporre in sede live? Se si, spiegaci il motivo…
" Short Hair Rocker" ci e' piaciuta molto in fase di regiatrazione ma ha avuto poco consenso da parte dei fans. "Damned Clockstrokes" invece ha messo tutti daccordo. Forse "Proud To Be Loud" e' il pezzo che più ci piace suonare e che meglio ci rappresenta.

Vi siete esibiti sia di fronte alle platee del Gods Of Metal che nei classici clubs o pubs! C'è, fra queste 2, una dimensione a voi più congeniale che vi spinge a dare il meglio?
Entrambe sono grandiose in egual misura. Nei clubs senti il contatto col pubblico, vedi le reazioni della gente e ti carichi di conseguenza. Nei grossi shows senti la massa della gente come una belva da domare, li l'adrenalina ti paralizza prima dello show e la sfoghi non appena esegui la prima nota e' un'emozione incredibile.

Quali sono i vostri piani per il futuro, ci vuoi fare qualche anticipazione?
Fra un mesetto forse esce il secondo album, ci piacciono i nuovi pezzi, avremo una nuova casa discografica ed una distribuzione sicuramente capillare. Conterra ancora una cover, una ballad ovviamente, basta cosi!

Ok, Nail , l'intervista è conclusa…Puoi chiudere come meglio credi: insulti, annunci, ringraziamenti e quant'altro!
Ti ringrazio Bruno per l'ospitalita', il nuovo album e' quasi ultimato, daremo al più presto qualche anticipazione sul nostro official Website. C'e' un sacco di ottima musica in giro basta avere la voglia di cercare... Take the best, fuck the rest. Ciao!!!

Intervista realizzata da Bruno Rossi.

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