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Piss Ant
Josi K. (vocals)
Josi K. (vocals)
Amy B. (bass)
Dave F. (guitars)
Jeff D. (drums)

I Piss-Ant al completo ci raccontano le loro selvagge avventure on stage, le loro preferenze musicali e dipingono il loro mondo di provocazione! C'è spazio pure per i ricordi di un passato nelle Vixen, a voi la parola ragazzi…

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Salve ragazzi, credo proprio che si possa dire che ormai siete sulla scena da un bel po'. Ma quali sono state le esperienze musicali di ciascuno di voi prima dei Piss-Ant? Per esempio, Amy, so che nella tua carriera ti sei imbattuta addirittura nelle Vixen. Puoi raccontare com'è andata a tutti quelli che non ne avevano idea?
Amy B.: La mia avventura con le Vixen è durata decisamente poco. Nel 1991 la loro bassista Share e la cantante Janet se ne andarono per dedicarsi a un altro progetto. La chitarrista, Jan, e la batterista, Roxi, volevano però continuare a tenere in vita la band, così presero una nuova cantante, Jackie, e me come bassista. Ho fatto parte delle Vixen per meno di un anno prima che tutto andasse a monte. Nel 2001 sono stata contattata per il loro reunion tour. Ho fatto delle prove ma alla fine ho dovuto rinunciare perché i Piss Ant avevano organizzato un tour nello stesso periodo.
Josi K.: La musica è sempre stata e sempre sarà una parte fondamentale della mia vita, in qualche modo. Potrei perfino vedermi bene come una spietata manager. I miei genitori facevano parte di una band quando ero bambina, e questo significava viaggiare in uno school bus, proprio come una specie di scombinata Partridge Family. I miei davano davvero un sacco di feste. Insomma una Partridge Family, ma mooolto più tosta! Così sono stata tirata su in un clima un po' fuori di testa e mi sono ritrovata con un microfono in mano in tenerissima età. La mia prima band è stata un gruppo punk al liceo, chiamata Society In Decay.Mio padre mi comprò un basso, che ho ancora e che non so ancora suonare!
Dave F.: Credo che per me la musica sia una ragione di vita. Non l'ho mai considerata solo un' alternativa, ma conosco molta gente che ha smesso di suonare. Non è facile amare talmente qualcosa che il più delle volte non ti aiuta nemmeno a pagare le bollette!
Jeff D.: Personalmente sono stato abbastanza fortunato da essere cresciuto a New Orleans, dove ho iniziato a suonare molto giovane, così posso dire di poter vantare un tipo di apprezzamento profondo per la musica come forma d'arte, sin dall'adolescenza. La musica è sempre stata la forza trainante della mia esistenza. E' la mia chiesa.

Come vi siete ritrovati assieme nella band? Quando e perché sono nati i Piss-Ant?
Amy B.: Dave e io eravamo insieme in un'altra band mentre lui era già nei Piss Ant con Josi. Il caso ha voluto che il bassista originale dei Piss Ant se ne andasse e così sono subentrata io. Jeff invece l'abbiamo incontrato davvero per caso. Si è infilato in casa mia con amici, pensando ci fosse una festa, ma aveva sbagliato indirizzo. Siamo però rimasti in contatto dopo quell'episodio e così, quando i Piss Ant dopo un po' di tempo hanno avuto bisogno anche di un nuovo batterista l'abbiamo chiamato.
Josi K.: Dave! Spiega tu com'è andata, tu ed Amy in realtà ve la intendevate…
Dave F.: No, ci siamo incontrati tutti in un bordello dove Josi ed Amy stavano lavorando. Sto scherzando, siamo stati solo io e Jeff che ci siamo incontrati in un bordello come clienti. Però è vero che Amy e Jeff suonavano in un'altra band. Josi e io (assieme al precedente bassista) abbiamo fondato i Piss Ant. Ma il momento che considero di nascita ufficiale della band è stato quello in cui si sono aggiunti Amy e Jeff, circa tre anni fa, poco prima di realizzare il nostro primo album. Si può dire che appena loro sono arrivati siamo entrati in studio.
Jeff D.: Ho iniziato come rimpiazzo per qualche show, ma mi sono divertito così tanto con questi matti che ho deciso di restare e iniziare anche a scrivere i pezzi con loro.

Perché avete scelto il nome Piss-Ant? Ci sono significati reconditi?
Josi K.: Il significato letterale di Piss Ant si riferisce a qualcosa o qualcuno che non ha nessuna importanza, che è del tutto insignificante. Avevamo discusso a lungo sul nome da dare al gruppo ed era saltata fuori roba tipo Body Paint, Dutch Oven e qualcos'altro di altrettanto sciocco, finché qualcuno non ha commentato dicendo qualcosa come: "Voi ragazzi non siete altro che un ammasso di nullità" e a noi è piaciuto.

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Al momento siete appena usciti con il full- length "Your Best Sucks". Quali sono secondo voi le principali differenze tra questo lavoro e il precedente "Piss Off"?
Amy B.: Le maggiori differenze tra "Piss Off" e "Your Best Sucks" stanno nel song writing e nella produzione. Tranne per una cover ("Trouble") l'intero album "Your Best Sucks" è stato scritto da noi quattro. "Piss Off" ha avuto invece un po' di autori esterni. "Your Best Sucks" ha aiutato i Piss Ant a sviluppare il loro sound. Inoltre, questo nuovo album ha un tono molto più duro del precedente!
Josi K.: "Your Best Sucks" è molto più cattivo di "Piss Off".
Dave F.: Come ho detto, Amy e Jeff avevano appena raggiunto i Piss Ant, così abbiamo usato del vecchio materiale che Josi e io avevamo già scritto. Il nuovo album invece è stato scritto con la collaborazione di tutti. E poi anche la produzione suona molto meglio. Ci siamo presi più tempo per lavorare a questo disco e abbiamo lavorato con più persone che si sono occupate di mixarlo e ordinare le tracce. Speriamo che il nostro impegno si noti e che l'album piaccia.
Jeff D.: Credo che finalmente adesso abbiamo trovato la nostra voce come band. Ora abbiamo un nostro proprio sound, che racchiude tutte le nostre principali influenze. Siamo diventati come un ingranaggio ben oliato.

Pur avendo uno stile molto personale, ho potuto riscontrare nel vostro album degli accenni al classic rock, ma corredato di atmosfere che vanno dal Glam al Gothic, con qualche deviazione perfino sui tipici riff metal. Com'è nato questo mix di suoni? Credete che sia questo l'elemento di spicco che distingue i Piss-Ant dalle altre bands?
Amy B.: Ma sai, tra di noi scherziamo molto sulle nostre differenze tra rockers (io, Dave e Jeff) e punkers (Josi), così ci è venuto naturale mescolare la musica rock al modo di cantare tipico del punk. Credo che sia nato così il nostro sound.
Josi K.: Siccome ognuno qui ha le sue proprie influenze musicali, posso solo parlare per me. Non giudicare mai un libro dalla copertina, pensa che prima andavo in giro con un crestone viola e stivaloni. Credo che da quello avresti potuto effettivamente dedurre influenze punk/gothic.
Dave F.: Bhé, se hai un batterista come Jeff, che pesta molto le pelli, è facile che un riff possa sembrare più heavy. Penso che tutti abbiamo aggiunto parte delle nostre varie influenze musicali. Per quanto mi riguarda sono assolutamente riconoscibili riff di chitarra molto anni '70 e '80.
Jeff D.: Siamo tutti reduci da differenti backgrounds musicali e tutti quanti contribuiamo alla stesura dei pezzi. Così è facile che tra di noi ognuno prenda in considerazione quello che l'altro ha portato. E' così che nasce la vera essenza delle nostre songs!

"Whips&Chains" e "Wasted" sono i miei pezzi preferiti, perché trovo che proponiate un Rock'n Roll in chiave moderna con un genere di approccio molto personale. Cosa potete dirci di queste due tracce? Da dove avete preso l'ispirazione?
Josi K.:"Wasted" potrebbe essere interpretata in due modi. Riguarda non solo quel momento della vita in cui ognuno di noi se l'è preso in quel posto, ma anche proprio chi è stato fottuto in qualche modo. Volevo una canzone che sapesse di Ramones, sai, con quel genere di ritornello che per gli ubriachi è facile da ricordare e canticchiare.
Dave F.: Bhé, il testo di "Whips & Chains" è ironico e parla di quando qualcuno viene giudicato dalla gente ben pensante a causa del suo atteggiamento provocatorio e mentalmente libero, mentre poi sono proprio i benpensanti a essere beccati spesso nella merda. Gli arrangiamenti musicali ci sono venuti in mente subito dopo aver buttato giù le parole, più o meno com' è successo con "Wasted".
Jeff D.: "Whips" veramente è stata ispirata da una linea melodica di chitarra di Dave, sulla quale poi ognuno di noi ha aggiunto i propri ingredienti. In "Wasted" c'è una Josi bambina, molto rappresentativa del suo background punk.

Quali sono stati i musicisti che hanno esercitato la maggiore influenza su di voi e che vi hanno spinti a scegliere di percorrere il cammino del rock?
Amy B.: Probabilmente la scelta di intraprendere questa carriera l'avevo già presa quando suonavo nei gruppetti del liceo. Sin da allora avevo un'enorme voglia di esibirmi in pubblico. Come bassista ammiro da sempre Getty Lee dei Rush, mentre adoro Ann Wilson degli Heart per la voce e Lenny Kravitz per il suo look e style.
Josi K.: Sono cresciuta in una famiglia in cui la musica era una grossa componente della nostra vita. I miei erano hippies, suonavano nella stessa band e avevano anche uno studio. Perciò i miei primi ascolti sono stati band e artisti degli anni '60 e'70, come Henderix. Nel periodo dell'adolescenza mi sono lasciata travolgere dall'ondata punk e ho iniziato ad ascoltare Sex Pistols, X, e Clash. Col passare del tempo mi sono interessata al punk britannico dei GBH, Exploited, The Damned e Vice Squad.
Dave F.: Sono colpito da tutto quello che ascolto in generale. Non ricordo nemmeno un momento della mia vita in cui non abbia voluto scrivere o suonare musica.
Jeff D.: Come artista sono influenzato da tutti i generi di musica che mi trovo ad ascoltare, specialmente come song writer. Comunque i musicisti più significativi per me sono troppi per poterli elencare. Però, su tutti metterei Elvis, dato che mi ci ha iniziato mio padre, che era un suo grande fan.

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Amy, a quanto leggo dalla tua biografia, hai imparato a suonare una "Fender Jazz" bass-guitar. Come mai questa scelta? Suppongo perché ti piace il tipo di suono che ne viene fuori…
Amy B.: Mi piace la Fender Jazz per un paio di ragioni fondamentali:ha un manico più stretto che si adatta meglio alla mia mano e ha un suono molto ricco e pastoso.

La vostra immagine è alquanto provocatoria, sexy, fetish e glamour. Questi elementi, aggiunti alla presenza di ben due donne nella line up, mi fanno venire in mente The Genitortures. E' possibile che qualcosa del vostro look derivi da lì? Cosa ne pensate delle Genitortures?
Josi K.: Gen è grande. La sua band sa come mettere su un fantastico show. Ma c'è anche Kimbra dei Voluptuous Horror Of Karen Black che è altrettanto capace di creare un grande live.
Dave F.: Non è che conosca molto bene questa band, veramente.

Da quello che leggo si potrebbe affermare senza ombra di dubbio che le vostre esibizioni dal vivo possano essere considerate molto selvagge. Quali sono stati gli show più oltraggiosi di cui avete fatto parte? Cosa è accaduto in quelle occasioni?
Amy B.: Stavamo suonando a North Lake Tahoe, e un gruppetto di ragazzi era abbastanza scalmanato. Abbiamo scoperto dopo che qualcuno era stato accoltellato durante lo show. Quella volta è stata davvero brutta. Un'altra, invece, ci hanno tirato le sedie e un sacco di ragazze hanno improvvisato uno strip tease sperando di ricevere una t-shirt in regalo.
Josi K.: Una volta un tipo ubriaco ha iniziato a infilarmi soldi nei pantaloni mentre stavo suonando e alla fine dello show avevo raccolto 150 dollari. The Camp Penelton Marine Bass era composto da un pubblico di ragazzoni selvaggi e arrapati. Un mucchio di marines pompati, ubriachi ed eccitati, che ascoltavano musica tosta e non vedevano femmine mezze nude da mesi! Penso che però il momento migliore e la spinta pubblicitaria maggiore li abbiamo avuti su VH1. Ho informato i produttori che saremmo apparsi su Playboy TV e loro sono accorsi…e dopo, come tutti potranno immaginare, l'intero pianeta ha iniziato a credere che facessi la porno star!
Jeff D.: Sono stato rapito da una ragazza dopo uno show in Georgia. Non scenderò nei dettagli, ma il rock and roll è davvero strano…

Cosa fate in genere prima di salire sul palco? Mantenete qualche rito scaramantico o recitate qualche formula di buon auspicio contro la sfortuna?
Dave F.: Niente. A parte bere una birra.
Jeff D.: Bere birra con Dave e riscaldarmi i muscoli per l'esibizione. Niente di così diabolico, vero?

Josi, negli States sei diventata abbastanza popolare grazie alle tue apparizioni tv (su Playboy Channel) per le tue foto su noti magazines e per la presenza in un video di Marilyn Manson. Quale di queste esperienze ti è piaciuta di più? E com'è stato incontrare Mr. Manson?
Josi K.: Bhé, sono sempre alla ricerca di attenzione, così tutto ciò che parla di me va bene. Il mio preferito è sempre Playboy; lì ti trattano come una regina e ti pagano bene. Manson penso sia o un po' timido oppure un po' snob, non saprei dire però se l'una o l'altra cosa.

Da sempre il Rock'n' Roll è considerato un affare per soli uomini, anche se ci sono state delle eroine come Wendy O Williams, Joan Jett, Girlschool Exene Cervenka…Lo chiederei soprattutto alle ragazze: quali sono gli aspetti positivi ma anche quelli negativi dell'essere donne nella scena rock?
Amy B.: Non è più così male. C'è stato sicuramente un periodo in cui le donne erano ritenute una gran novità nel settore, qualcosa da guardare, non da ascoltare. Comunque oggi sembra non essere più così. Il più delle volte la gente ci prende sul serio…cioè, sempre tenendo presente quanto si possano prender sul serio i Piss Ant.
Josi K.: Ahhhh, ora sì che parli la mia lingua! Hai nominato alcuni dei miei miti Rock'n' Roll. Ci sono pochi svantaggi a essere una rock girl e comunque li considero degli aspetti positivi. La gente ama vedere le pollastrelle che riescono a fare un rock duro. E tu Jeff, dicci come ti senti a essere una donna del rock…(risate)
Dave F.: Non è sempre facile essere presi sul serio. Qualcuno pensa che siamo una "porn band". Il che non è assolutamente vero. Ma una volta che la gente ha occasione di vederci dal vivo, generalmente cambia opinione su di noi.
Jeff D.: E' fantastico vedere il pubblico di maschietti ridere quando le ragazze arrivano sul palco, ma è ancora più divertente vederli rendersi conto man mano che queste signore sono capaci di spaccare loro il c***! Josi è un fenomeno rock ed Amy è una delle migliori bassiste con la quale abbia mai suonato.

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Potete dirci qualcosa della GenXtasy Records, l'etichetta del vostro full-length? E' proprio la vostra label?
Amy B.: Sì. Sarebbe bello se però un'etichetta più grande ci distribuisse. Ci piacerebbe far uscire altre bands sotto la nostra etichetta prima o poi.
Dave F.: Sì, si tratta di un'etichetta nostra. Entrambi i dischi infatti sono usciti con la GenXtasy Records. Speriamo di attirare qualche label che si possa occupare di produzione e distribuzione internazionale. Così se qualcuno dovesse conoscerne una che potrebbe trovarsi bene a lavorare con noi, che ci contatti.

E i vostri piani per il futuro dopo "Your Best Sucks"? State pensando anche a un tour?
Amy B.: Abbiamo fatto un discreto tour negli States per promuovere "Piss Off". Per il nuovo album credo che insisteremo sull'Europa e sul Giappone.
Josi K.: Stiamo per arrivare in Italia ad eccitarvi baby!
Dave F.: Come ho appena detto speriamo di lavorare con alcune labels oltreoceano, così potremmo andare in tour fuori dagli States. Al momento stiamo proprio lavorando per crearci questi contatti.
Jeff D.: Non vedo l'ora di tornare on the road. Non mi sono mai sentito così felice in vita mia. Potrei vivere tranquillamente su un tour bus o in giro per alberghi, leggerei tutto il giorno, suonerei la notte, incontrerei un mucchio di gente interessante e il giorno successivo rifarei tutto da capo. Per me è il Paradiso!

Quali sono i vostri musicisti preferiti al momento?
Amy B.: Da sempre mi piacciono gli Stone Temple Pilots, ma anche una nuova band australiana, i Jett. Poi direi Incubus ed Evanesence.
Josi K.: Gli artisti che adoro sono Joan Jett, Blondie, Ramones e Iggy Pop. Appartengo alla vecchia scuola! Delle band del momento direi Distillers e Briefs.
Dave F.: Direi AFI e Incubus. Ma anche Korn, Rage Against The Machine e Garbage.
Jeff D.: Tool , Mars Volta, Audioslave , My Morning Jacket, Thornbirds... ancora troppi per elencarli!

Quando non suonate, cosa amate fare nel tempo libero?
Amy B.: Io mi diverto a cucinare e cerco di trovare il tempo di rilassarmi.
Josi K.: Tempo libero?!?!?
Dave F.: Sembra che le risposte debbano essere o dormire o suonare. Ma a me piace anche guardare le partite di football americano.
Jeff D.: Leggere libri, scrivere nuovi arrangiamenti sulla mia chitarra acustica, dipingere, bere vino…non necessariamente in quest'ordine.

Ragazzi, l'intervista è finita, adesso avete spazio libero per dire quello che volete ai nostri lettori…
Josi K.: Scriveteci lettere cattivissime!
Dave F.: Speriamo davvero di farcela a programmare un tour europeo quest'anno. Con un po' di fortuna e con il vostro aiuto forse ci riusciremo. Scriveteci pure tramite il nostro sito e fateci sapere come procede la scena rock dalle vostre parti. Rock on!!!

Intervista realizzata da Bruno Rossi.
Traduzione realizzata da Margherita Realmonte e Laura Delnevo.
Photos by Holly Arete, Lorin Crosby and Katherine Tessier.

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