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Urrke In Action

Fra passato, presente e futuro, in attesa del nuovo full-lenght “Split Vision”, schedulato per il Febbraio 2004, ecco a voi un’ampia chiacchierata con Urrke, bassista dei roboanti svedesi Maryslim…

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Ciao Urrke, per chi ancora non vi conoscesse, quando e come sono nati i Maryslim?
Ho incontrato per la prima volta Kent e Mats ad un concerto a Stoccolma dove suonavano i Dictators, i Nomads, gli Hellacopters e i Powder Monkeys, R.I.P. Tim Hemensley! Era il 1999. Io suonavo la batteria in un paio di bands. Una faceva glamrock e si chiamava King Size, l’altra rhythm’n’ blues e si chiamava Texas Arsenal. Molti anni prima ero il bassista e il vocalist di un gruppo punkrock, i Fosgen. Quando abbiamo dato vita ai Maryslim ho venduto la batteria e sono tornato al basso. Kent (guitar) è stato, assieme a Boba Lee Fett (Hellacopters), uno dei fondatori dei Diamond Dogs. Boba suona ancora con loro a volte, ma Kent se ne andò un paio di anni dopo. Mats (lead singer/guitar) è stato in varie band di cui non ricordo i nomi. Patrik una volta faceva progressive metal in una band chiamata Arcana Major. Una volta incise un disco con una band di progrock, gli Hagen, che era formata da membri provenienti dai Kaipa e dai New Clear Daze. Patrik suona anche jazz e blues in diversi gruppi. Mats, io e Kent, invece, non abbiamo progetti paralleli ai Maryslim. Personalmente tempo fa avevo in mente di realizzare qualcosa con una mia vecchia conoscenza, Hanna Engström, che oltre a essere un’ amica è la batterista delle Satirnine. E’ da diversi anni che ne parliamo. Vedremo…

Come mai siete passati dalla White Jazz alla Wild Kingdom Records? Per caso Calle Schewens ha ripreso il nome della sua etichetta dai leggendari Manitoba’s Wild Kingdom, forse è un loro fan?
Da quando Calle Schewen ha venduto la sua label White Jazz alla MNW-Company e se n’è andato, per noi non era più la stessa cosa. Non ci trovavamo bene come prima, così abbiamo semplicemente chiesto di potercene andare, cosa che abbastanza graziosamente ci hanno concesso di fare! Così siamo stati liberi di firmare un altro contratto con la nuova label di Calle, la Wild Kingdom. Ah, per quanto riguarda il nome hai ragione, l’ha preso in prestito dalla band di Handsome Dick. Infatti è un loro amico oltre che un loro grande fan. Calle conosce tutti quelli che vale la pena di conoscere.

Avete supportato i Nomads in sede live e avete pure inciso la cover di “The Good Stuff” per il loro tributo recentemente uscito per la Wild Kingdom. Come mai avete scelto proprio questa canzone? Che emozioni hai provato a condividere il palco con questi mostri sacri del rock?
E’ stato fantastico andare i tour con i Nomads. Sono dei ragazzi adorabili e una delle migliori band che conosca. Li ascoltavo da quando ero ragazzino. Li vidi come supporters dei Ramones nel “BrainDrain” tour, così è stato davvero forte avere l’opportunità di aprire per loro per qualche show! Veramente abbiamo scelto “Good Stuff” per il tributo perché è una delle canzoni preferite di uno dei ragazzi della Wild Kingdom e poi piaceva un sacco anche a noi! Ti racconterò un aneddoto in proposito. Devi sapere che per registrarla ho chiesto in prestito il basso del bassista dei Nomads, Björne Fröberg, perché proprio in quell’occasione il mio era fuori uso! Come ti ho detto poco fa sono dei ragazzi davvero meravigliosi.

In occasione del vostro European Tour del 2001 avete suonato pure in Italia e per la precisione a Padova e a Roma. Che ricordi di quelle date? Com’è stata l’accoglienza del pubblico italiano?
Eccome se mi ricordo! Siamo stati in Italia come supporters per il tour europeo di Marky Ramone. Mi sono rotto un piede proprio una settimana prima della partenza. Tutti pensavano che avremmo cancellato la nostra partecipazione ma io ho tenuto duro! Ci siamo presentati lo stesso. Io avevo il piede ingessato e mi sentivo rincoglionito dalle pillole di morfina che prendevo per il dolore. Il promoter della data di Roma, il capo del fanclub italiano dei Ramones indovina che ci combina? Il figlio di puttana non ci ha permesso di esibirci! Marky (Ramone) era così incazzato che, pur conoscendolo ormai da anni, lo ha mandato a farsi fottere. Credo che non gli avesse mai parlato a quel modo prima di allora. Marky è una persona stupenda! A Padova, in compenso, è andata a meraviglia! E’ stata infatti la gig più divertente e la migliore di tutto il tour. C’era così tanta bella gente! Alcuni ragazzi mi hanno insegnato a dire “Bela chorcha”, o qualcosa di simile, e ho incontrato un sacco di giovani e affascinanti fanciulle italiane con i capelli e gli occhi scuri. Non vedo l’ora di ritornare a suonare in Italia. E’ passato già troppo tempo!

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Su The Rock Explosion sono sbarcati pure le Satirnine e gli Sweetbacks. Ho visto che avete condiviso il palco con queste due bands, che impressione vi hanno fatto? Musicalmente parlando s’intende, altrimenti credo vincerebbero le Satirnine…
Abbiamo suonato solo con gli Sweetbacks una volta nella loro città natale (Karlstad), dove vivono e sono cresciuti come una crocchia di ragazzi davvero carini. Quella stessa sera incontrai una ragazza meravigliosa che è stata la mia fidanzata per più di un anno. Mi sono innamorato profondamente, è stata la relazione più bella che avessi mai avuto. Ci sentiamo e ci vediamo ancora a volte. Le Satirnine sono una delle mie band preferite da parecchio tempo, e sono diventate di recente mie carissime amiche. In realtà sono stato io a parlare di loro alla White Jazz per la prima volta e a convincerli a metterle sotto contratto.

Urrke, che altro mi racconti invece di Marky Ramone?
Come ti ho già detto, Marky è davvero un tipo a posto. Un po’ timido, ma sa essere anche molto divertente quando cominci a conoscerlo. Durante il nostro tour di supporters mi ha raccontato un sacco di storie divertenti e di aneddoti interessanti riguardo a suoi amici come Peter Criss, Ace Frehley, Jerry Nolan, Johnny Thunders, Dee Dee Ramone, Sid Vicious, Wayne/Jayne County... Purtroppo, come anche lui ha tristemente sottolineato, sono quasi tutti morti…

Siete arrivati perfino a New York e al mitico CBGB. Che ci raccontate a proposito e più in generale quale pensi sia stato il vostro migliore live show di sempre?
E’ stata un’esperienza eccitante calcare il palco del leggendario CBGB. Specie se si pensa che è stato il trampolino di lancio dei primi Ramones e compagnia. Joey è venuto tragicamente a mancare poco tempo fa, e per questo abbiamo partecipato al tribute-CD “The Song Ramones The Same” assieme a Jesse Malin, The Hellacopters, Sahara Hotnights, Satirnine, Danko Jones, Dictators, Backyard Babies… Abbiamo scelto “I Believe In Miracles” e una volta arrivati ad esibirci al CBGB, abbiamo deciso di fare un’eccezione e di suonarla, ma di solito non facciamo covers. Quando ho presentato “Miracles” dicendo “Ovunque tu sia Joey, questa è per te”, un’ovazione si è levata dal pubblico e mi sono commosso. Anche il fatto stesso di essere proprio lì al CBGB di New York era una specie di miracolo per me. Arturo Vega, il vecchio art-director dei Ramones, quello che ha creato il famoso logo con l’aquila, vive ancora dalle parti del CBGB. Così, eravamo in un certo senso anche a casa sua, e abbiamo salutato anche lui. Sono stati davvero dei bei momenti.

Bene abbandoniamo la dimensione live e passiamo alla fase di registrazione: avete inciso il vostro full-lenght di debutto e la song “High’n’Loaded” al Sunlight Studio di Tomas Skogsberg (The Hellacopters, The Nomads, Backyard Babies)? Quanto ha contribuito questa scelta sull’ottimo risultato finale ottenuto?
Credo che Thomas abbia aggiunto il suo personale contorno al nostro sound durante le registrazioni e questo le ha certamente migliorate. Sono molto soddisfatto del lavoro che ha svolto.

Come nascono le vostre canzoni? Adottate un processo compositivo particolare? Chi scrive i testi e chi si occupa della stesura delle musiche? E’ un lavoro di singoli oppure di squadra?
Di solito Mats o Kent hanno l’idea di partenza per una canzone e poi ci lavoriamo tutti insieme. Talvolta le parole le scrive Mats, altre volte le scrivo io. In definitiva si può dire che sia un lavoro di squadra. Ognuno dà il suo contributo, ma sono quelli che hanno le idee principali che hanno i credits di una canzone.

C’è una canzone fra tutte quelle che avete scritto che senti particolarmente tua? Io adoro “Nothing In Common”…
Un paio di canzoni che personalmente trovo molto forti sono “Princess Without A Crown”, dall’album in uscita, e “You Got An Attitude” dall’album precedente.

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Ora vado a ripescare tutte le covers, esclusa la già citata “Good Stuff” che avete inciso e ti chiedo di spiegarci cosa queste bands, con le rispettive canzoni, hanno significato per te;

Kiss con “C’mon And Love Me” e “Comin’ Home”:
I Kiss saranno sempre i numeri uno per me, essendo stati loro ad aprirmi gli occhi sul mondo del rock & roll quando ero solo un bambino. Erano controversi, avevano un look oltraggioso, sembravano fuori di testa e si comportavano selvaggiamente. Queste canzoni sono state prese da due dei migliori album dei Kiss, “Dressed To Kill” e “Hotter Than Hell”. A proposito, ho un ritratto della band e il logo della Kiss Army tatuato sulla schiena.

Hanoi Rocks con “Malibu Beach Nightmare”:
Se non ci fossero stati gli Hanoi Rocks non ci sarebbero stati nemmeno i Guns’n’Roses, che hanno rubato l’intero concept! Una delle migliori band finlandesi se non la migliore in assoluto!

Turbonegro con “No Beast So Fierce”:
I Turbonegro sono una band norvegese davvero unica. Credo che nemmeno loro stessi avessero mai pensato di poter arrivare dove sono ora. Forse hanno incominciato a crederci con “Apocalypse Dudes”. Come gli Hellacopters, qui in Svezia, sono “just a bunch of wild punks, out raising hell”. E’ un pezzo di una loro vecchia canzone che già mostrava all’epoca il loro potenziale.

GG Allin con “Gimme Some Head”:
I primi sette secondi sull’album Orange con GG sono un perfetto anthem punk rock ed è anche una delle mie canzoni preferite. GG è stato grande con i primi 5-6 singoli e il primo album. Poi purtroppo era strafatto ed è stato l’inizio della fine per lui. Molti dei suoi ultimi lavori non si possono prendere sul serio. E’ tutta una sparata di parolacce, di scopate, merde, cazzi e fiche…E’ solo ridicolo. Ha fatto di se stesso un pessimo freakshow. Abbastanza triste in realtà.

Ci sono altre bands che ti senti di menzionare per l’influenza che hanno esercitato su di voi?
Mi piacerebbe nominare qualche vecchia band punkrock svedese che mi ha influenzato. Dunque… PF Commando, Warheads, Bugs, The Pain, Ebba Grön, roba simile, insomma. Anche una band psichedelica fine anni ’60 chiamata Elmer Gantry´s Velvet Opera. In realtà ne potrei nominare migliaia se volessi. Gli AC/DC, i Led Zeppelin, i Sex Pistols, i New York Dolls, il primo Alice Cooper, i primi Aerosmith, i Cult…

Cosa ne pensi della reunion dei Turbonegro e di “Scandinavian Leather”?
Grandi! Credo che abbiano ottenuto ciò che meritano, il successo!

Ho visto che avete un nuovo album schedulato per il febbraio 2004 ed il singolo “B.T.L.” per Ottobre 2003! Come sarà a livello di sound il nuovo lavoro, ci saranno cambiamenti significativi? Ho visto che avete registrato agli Abyss Studios con Peter Tagtgren (Hypocrysy, Pain). Che esperienza è stata e che ci vuoi dire su questo personaggio?
Peter ha portato il nostro sound a nuove vette. Anche la sua produzione lega benissimo con le nostre nuove canzoni. Siamo migliorati come band e come capacità di composizione. Il primo album sembra quasi limitato paragonato al nuovo. E’ una produzione che si concentra molto sul suono rendendolo grande. Somiglia a “Sonic Temple” dei Cult e alle ultime fatiche dei Foo Fighters. Come persona Peter ha molti aspetti. E’ molto professionale e serio durante le registrazioni, ma è anche scherzoso e divertente. Ti fa sentire a tuo agio anche se lo conosci da poco tempo. Di certo è servita a tranquillizzarmi e a gasarmi in studio la sua collezione di cinquanta dischi d’oro e di platino ottenuta con i Kiss, che tiene appesa alle pareti.

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Ok, passiamo a domande più frivole, qual è la tua pornostar preferita?
Ammazza che bel cambiamento! La mia pornostar preferita…decisamente me stesso. Dovresti vedermi in azione! Gene Simmons rimarrebbe esterrefatto davanti alla mia lingua! Ha ha!

Meglio sesso, droga e rock’n’roll o sesso, alcool e rock’n’roll? Forse entrambi…
Credo che stia a ciascuno di noi scegliere. Puoi abusare di tutte queste cose e penso che tocchi sempre a te decidere di fermarti quando comincia ad andar male. Fino a quando ti diverti penso sia ok, finché stai bene e sei felice, finché non diventa un’abitudine distruttiva. L’eroina per esempio non è mai costruttiva, secondo me. Comunque personalmente preferisco senza dubbio il sesso. E il rock’n’roll è un modo per arrivarci! Ha ha! Sai, una specie di colonna sonora dei nostri “incontri ravvicinati”…

Qual è la cosa più pazza che hai fatto nella tua vita?
Ho cercato di suicidarmi quando ero un ragazzino. Non è una cosa solo pazzesca, ma anche molto stupida. Da quella volta ho giurato a me stesso che non ci avrei mai riprovato, comunque fosse stata infelice la mia vita in futuro!

Urrke siamo giunti al Rock’n’Roll Celebrity Death Match, proclama i vincitori dei seguenti incontri:

Motley Crue Vs Poison:
Motley Crue senza dubbio. Cavolo, voglio dire cosa sono i Poison, a loro confronto, se non una nugola di fighette!

Backyard Babies Vs The Hives:
Mi piacciono entrambe le band, ma dirò Backyard Babies perché non mi sento a mio agio con quelli in tutina.

Joan Jett & The Blackhearts Vs The Donnas:
Joan Jett. Ho preso una sbandata per lei quando avevo 10 anni! Domani sera però vado a un concerto delle Donnas a Stoccolma. Sono forti!

Alice Cooper Vs Ozzy Osbourne:
Sembra una decisione davvero difficile. Entrambi sono stati grandi negli anni ’70. Ozzy era meglio di Alice durante gli anni ’80 e non c’è molto da dire su di loro adesso. Due leggende dei loro tempi.

The Dictators Vs The Stooges:
Vincono gli Stooges. Hanno un impatto diverso nella storia della musica.D’altraparte gli Stooges non esistono più oggi, invece i Dictators sì! Inoltre Andy Shernoff è uno dei miei migliori amici a New York. Ho cambiato idea, vince lui!

Sex Pistols Vs New York Dolls:
Pensavo fossero la stessa band! Quando i Dolls si sono tagliati i capelli e si sono trasferiti a Londra hanno cambiato il loro nome in Sex Pistols e hanno iniziato a cantare di politica. Comunque è abbastanza vero! Ad ogni modo penso siano due delle migliori band del mondo, che hanno fatto tanto in pochi dischi.

Ok Urrke l’intervista è conclusa, saluta i fans italiani come meglio credi: insulti, complimenti, appelli o qualcos’altro…grazie per la cooperazione!
Adoriamo l’Italia e i fans italiani! Stiamo programmando di venire a suonare di nuovo nel vostro meraviglioso paese per vedere le fantastiche ragazze e i fortissimi ragazzi italiani. Nel frattempo comprate il nostro album e mantenete vivo lo spirito rock dei Maryslim!

Intervista realizzata da Bruno Rossi.
Traduzione realizzata da Tony Aramini.

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